#BridgesNotWalls, "Ponti non muri" alza striscioni sui ponti romani il 20 gennaio.


BRIDGES NOT WALLS

L'iniziativa internazionale 
contro la politica annunciata da Trump
e praticata dalle destre europee

è anche A ROMA
 
Venerdì 20 gennaio 
dalle ore 15.30 alle ore 17.30


Ponte Sisto, 00153 Roma RM, Italia

usa gli hashtag:
#BRIDGESNOTWALLS 
#LOVETRUMPSHATE






Bridges not walls – “Ponti non muri” alza striscioni sui ponti romani

Con un’iniziativa che sarà piena di colore e coinciderà con l’insediamento del Presidente eletto degli USA, Donald Trump, il 20 gennaio 2017, “Ponti non Muri”, un gruppo di attivisti a Roma, alzerà striscioni vivaci sui ponti della città, portando messaggi costruttivi e di solidarietà con le forze contrarie all’emergere di fenomeni di estrema destra anche in Europa.

Gli attivisti alzeranno gli striscioni sul ponte Sisto a Roma, facendoli ondeggiare alla vista dei passanti, suscitando non poca curiosità tra i pedoni ed i turisti che popolano le strade di Roma, che potranno aggiungere i loro nomi e pensieri agli striscioni. “Il nostro messaggio è diverso da quelli che spesso si sentono dagli altri gruppi nei media” riferisce l’organizzatrice Tanya Halkyard. Messaggio centrale dell’iniziativa sarà infatti quello di resistere alla “politica della paura”, che “tende a menomare i nostri diritti a lavoro e a casa, lacerando le nostre comunità e lasciando il futuro del nostro pianeta in bilico”, si legge sul sito del gruppo. 


L’emergenza di “opinioni” di estrema destra a seguito della decisione sul Brexit e delle recenti elezioni statunitensi dell’8 novembre che ha visto prevalere Trump, pur con una minoranza del voto popolare, hanno creato terreno fertile per una serie di crimini dell’odio su entrambi le sponde dell’Atlantico. Ci riferiamo anche a Emmanuel Chidi Namdi, nigeriano e profugo, che scappando dagli assassini estremisti di Boko-Haram, cercava rifugio a Fermo, dove ha invece purtroppo trovato la morte mediante pestaggio, per aver difeso la propria compagna da insulti razzisti.  

Lo scopo dell’iniziativa è strettamente costruttivo e vuole coinvolgere anche le persone che siano disposte ai messaggi isolazionisti espressi da Brexit e da Trump. “Ponti non Muri, significa costruire ponti con i nostri concittadini, con un approccio caratterizzato da umiltà e semplicità. Questo è un punto cardine se si vuole avere un dialogo produttivo, ragionato e civile con persone che possono non essere d’accordo su questioni di profonda importanza”, riferisce Halkyard.

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